Un controllo efficace delle erbe infestanti è un elemento chiave per una cerealicoltura redditizia. Se nell'agricoltura tradizionale il diserbo chimico è la soluzione scelta dalla maggior parte degli operatori, quando si passa al biologico le cose si complicano. La normativa infatti vieta l'utilizzo di diserbanti e così, per proteggere i cereali dalla concorrenza delle infestanti, l'agricoltore è costretto a ricorrere ad altre pratiche.
Prima di tutto la scelta di varietà di taglia alta e di crescita vigorosa, in grado di 'bruciare' sul tempo le erbe infestanti assorbendo nutrienti dal terreno e intercettando la luce solare.
Ma anche una maggiore densità di semina, sempre per lasciare meno spazio alle malerbe, come anche la falsa semina o la strigliatura. Tecniche che però hanno una efficacia limitata.
Anche la semina a spaglio può rappresentare un valido metodo per diminuire l'incidenza delle infestanti.
Capita che i cerealicoltori, quando le condizioni del terreno non permettono l'utilizzo delle seminatrici, vadano in campo con lo spandiconcime caricato con le sementi. La diffusione sul terreno risulta così omogenea e non lineare. In questo modo si ottimizza la distribuzione degli spazi e l'accesso alle sostanze nutritive, lasciando meno spazio e risorse alle malerbe..................
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