24 marzo I distretti del cibo per rilanciare l’agroalimentare

Agroalimentare, diciotto milioni di euro per finanziare i distretti del cibo e garantire così risorse per il rilancio di filiere e territori. Con questi obiettivi lo scorso febbraio è stato pubblicato il bando del ministero delle Politiche agricole che definisce i criteri perla creazione e il consolidamento dei distretti del cibo. Si tratta di realtà diffuse in tutto il territorio italiano. I termini per la presentazione delle , originariamente in scadenza il 17 aprile, sono stati prorogati, alla luce dell’emergenza Covid 19, al 18 maggio. Le finalità di questi distretti sono varie: promuovere lo sviluppo, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
“Investiamo nella progettazione territoriale”, ha dichiarato in un’intervista la ministra Teresa Bellanova, “per favorire la crescita dell’Italia. Dobbiamo sbloccare energie e investimenti. L’agricoltura e l’agroalimentare sono un motore di idee, progetti, nuovi posti di lavoro. Di futuro. Abbiamo lavorato con le Regioni per mettere a punto un bando, il primo, che dia stimolo a una nuova stagione dei distretti del cibo. C’è molto interesse e fermento in tutti i territori, già questa è una scommessa vinta. L’Italia può essere un laboratorio di buone pratiche, investendo sull’economia circolare, sulla ricerca e su formule più forti di collaborazione tra agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione e istituzioni. Noi ci siamo e vogliamo accompagnare questo sviluppo”.
Proprio in questi giorni anche l’Umbria ha iniziato i lavori per la presentazione del progetto dei distretti del cibo da presentare al Mipaff. Un incontro che ha visto riunite le organizzazioni agricole, le associazioni dell’agroindustria e dei produttori biologici, l’università, gli agronomi e i tecnici del Parco tecnologico agroalimentare 3A.

tratto da:
https://www.cambialaterra.it/2020/03/i-distretti-del-cibo-per-rilanciare-lagroalimentare/?utm_source=Newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterCLT