La denuncia in un rapporto di esperti internazionali. Gli studi sugli animali relativi agli effetti dell'erbicida dimostrerebbero linfomi e tumori, ma il comitato di valutazione nega la connessione.
Licenza in bilico
Il Gruppo di valutazione sul glifosato (Agg) e il Comitato di valutazione dei rischi (Rac) dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) hanno dichiarato pubblicamente nei giorni scorsi che non ci sono prove sufficienti per dimostrare che il glifosato provochi il cancro. In base alla legge europea sui pesticidi, le sostanze che rientrano invece nella classificazione come presunti cancerogeni per la salute umana devono essere rimosse dal mercato degli Stati membri. Per questo se il glifosato fosse inserito nella lista questo provocherebbe il collasso di un business milionario legato alla sostanza, storicamente prodotta dal gigante dell'agrochimica Monsanto e oggi gestito principalemente dalla tedesca Bayer, dopo l'acquisizione nel 2018 della multinazionale statunitense. Con la guerra in Ucraina e la richiesta dell'Ue agli agricoltori europei di produrre di più, il giro d'affari connesso all'erbicida sarebbe aumentato, generando profitti enormi per l'azienda tedesca.
Prove scartate e decisioni rimandate
Per questo motivo Heal accusa gli organismi competenti di stare ignorando tutte le prove presentate da scienziati indipendenti e da gruppi della società civile. "Gli animali esposti al glifosato hanno sviluppato tumori con incidenze significativamente più alte rispetto al gruppo di controllo non esposto, un effetto considerato come prova di cancerogenicità dalle linee guida internazionali ed europee” ha affermato il dottor Peter Clausing, tossicologo e coautore del rapporto, aggiungendo: “Eppure, i valutatori del rischio dell'Ue hanno scartato tutti i risultati dei tumori dalle loro analisi, concludendo che si sono verificati tutti per caso e che nessuno di essi era effettivamente correlato all'esposizione al glifosato" L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), responsabile della revisione della valutazione del rischio del glifosato come pesticida, ha annunciato che ci sarà un notevole ritardo nella pubblicazione delle sue conclusioni.
Sconfiggere il cancro
Una decisione vista con grande sospetto, dato che in questo modo la licenza attuale che garantisce al glifosato di essere in commercio sarà inevitabilmente prorogata per un altro anno. Gli esperti reputano che questo differimento lascerà i gruppi vulnerabili a rischio di esposizione all'erbicida e ai potenziali effetti nocivi sulla salute. Sarà sulla base dei pareri incrociati dell'Echa e dell'Efsa che la Commissione europea e gli Stati membri decideranno sulla richiesta di rinnovo della licenza per i prossimi 15 anni. “Le istituzioni dell'Ue e gli Stati membri non possono più fare affidamento su questa disfunzionale valutazione scientifica per prendere le loro decisioni. La missione dell'Ue per sconfiggere il cancro inizia qui e ora con il divieto del glifosato" ha concluso la dottoressa Angeliki Lyssimachou, esperta scientifica di Heal e coautrice del rapporto.
tratto da: https://www.agrifoodtoday.it/salute/glifosato-cancro-prove-ignorate.html