MALLES. Il tribunale di Bolzano, con una sentenza in sede civile, boccia il referendum sull’uso dei pesticidi che si era tenuto a Malles nel settembre 2014. Allo stesso tempo, però la sentenza non tocca il regolamento comunale approvato nei mesi scorsi che limita nei fatti l’utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura.
La sentenza arriva a seguito della richiesta avanzata ancora prima del settembre di 2 anni fa, da circa 150 residenti che ai magistrati chiedevano se il referendum fosse legittimo. Ora i giudici si sono pronunciati, giudicando che il referendum non poteva tenersi, come inamissibile era anche il quesito referendario stesso. Bocciati anche i promotori del «Comitato per una Malles libera dai pesticidi» che avevano proposto il referendum, non avendo il legittimo diritto a fare svolgere il referendum stesso. Soddisfatto il Bauernbund che, da sempre si era detto contrario a quanto deciso poi dai residenti del comune venostano. Il 75% degli elettori di Malles (il 69% era andato a votare), avevano detto sì alla introduzione del divieto all’uso di pesticidi nello statuto del Comune guidato dal sindaco Ulrich Veith.
Fin qui il referendum. Ma poi lo stesso Comune nei mesi scorsi ha emanato un regolamento sul tema, che fissa limiti precisi per l’uso delle sostanze chimiche inagricoltura. E il regolamento non viene toccato direttamente dalla sentenza. «Proprio perché non faceva alcun riferimento al referendum, su nostra precisa scelta», così il sindaco Veith. In pratica, la decisione del tribunale non boccia quindi le restrizioni in vigore sull’uso dei pesticidi.
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