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Salvaguardia della salute, tutela dell'ambiente e della biodiversità, sviluppo e diffusione dell'agricoltura biologica sono temi sempre più sentiti dai residenti in Valpolicella a giudicare dalle oltre 150 persone che ieri sera, 9 febbraio, ad Arbizzano hanno affollato la sala civica a Villa Albertini per la terza serata informativa sui pesticidi promossa da Terra Viva Verona.

Raramente la sala si riempie così per eventi culturali e ricreativi, anche a ingresso gratuito. Ma il pubblico, venerdì, non si è fatto attendere. L'associazione Terra Viva Verona, dopo incontri a Sant'Ambrogio e Marano altrettanto seguiti, ha promosso la serata con il patrocinio del Comune di Negrar. Rischi e pericoli per la salute dell'uomo e dell'ambiente connessi all'uso di pesticidi o diserbanti in viticoltura sono stati illustrati dall'oncologo Roberto Magarotto e dal medico nonché presidente di Terra Viva Verona Giovanni Beghini. L'agricoltore Matteo Mignolli ha parlato invece della sua esperienza nella viticoltura biologica. Infine il vice sindaco di Negrar, Fausto Rossignoli, ha spiegato cosa sta facendo il Comune insieme agli altri Comuni della Valpolicella - in fieri un regolamento unificato di polizia rurale - e singolarmente. Tutti i relatori e molte persone tra il pubblico hanno concordato sulla necessità di un patto per la salute da stipulare tra operatori nei campi e residenti, addetti ai lavori in campo enologico-agronomico e istituzioni pubbliche. Un patto che possa prevedere, magari, anche la nascita di un distretto vinicolo ad alta percentuale di biologico dicendo basta a sostanze tossiche per l'uomo e la natura. 
Camilla Madinelli