Il biologico continua a crescere, ma non tutto: calano le attività legate al cibo bio. I dati del rapporto Bio Bank 2019

Il mondo del biologico continua a correre, ma il settore degli alimenti rallenta. Dopo anni di crescita, nel 2018 le attività legate al cibo bio sono diminuite dello 0,3%, contro il +6% dell’anno precedente. Lo evidenzia ancora una volta il Rapporto Bio Bank, che come ogni anno ha raccolto i dati di oltre 9 mila aziende attive nel mondo del biologico tra negozi specializzati, siti di e-commerce, ristoranti, mense, mercatini, gruppi d’acquisti solidale, aziende con vendita diretta e agriturismi.
Continua, invece, la marcia dei portali per la vendita online di prodotti bio che, negli ultimi cinque anni, hanno registrato una crescita di oltre il 56%, passando dai 240 siti del 2014 ai 375 del 2018. Come l’anno precedente, la seconda migliore performance è quella dei ristoranti bio che nello stesso periodo sono aumentati del 36,5%. Seguono le mense biologiche (+12,5%), i mercatini (+6,8%) e i negozi specializzati (+0,4%). Male, invece, le aziende bio con vendita diretta, che registrano un calo dell’1,6%. Continua il trend negativo anche per gli agriturismi (-5,6%) e per i gruppi di acquisto (-10,5%).
Quasi quattro attività biologiche su dieci si concentrano in sole tre Regioni italiane, le stesse dell’anno precedente. Al primo posto per numero di aziende si piazza la Lombardia, con 1.418 imprese censite nel 2018, una in più rispetto al 2017. Segue ancora l’Emilia Romagna, con 1.325 attività, e la Toscana, dove se ne contano 1.128.
In 10 anni, le vendite di prodotti bio sono raddoppiate nei negozi specializzati, mentre nei supermercati e in altri canali di vendita è addirittura quadruplicato. Nello stesso periodo, il mercato italiano del biologico è passato da 1,6 miliardi di euro a 4,1 miliardi: un aumento del 164%!