Travolta dalle cause sul glifosato, Bayer licenzierà 12 mila lavoratori

Bayer sta affrontando 42.700 richieste di risarcimento, principalmente nei tribunali statunitensi. L’amministratore delegato Werner Baumann chiede una soluzione “economicamente praticabile”, ma ha anche annunciato che entro la fine del 2021 verranno tagliati 12.000 posti di lavoro. In un ampio articolo Der Tagesspiegel riferisce che Bayer, che ha acquisito Monsanto produttrice del glifosato nel 2017, sta affrontando una valanga di cause legali soprattutto negli Stati uniti. A metà ottobre, il numero di richieste di risarcimento nei confronti di Bayer era salito a 42.700, ha annunciato l’amministratore delegato Werner Baumann lo scorso 30 ottobre alla presentazione dei dati trimestrali, più del doppio dei 18.400 casi segnalati a luglio.

L’aggressiva pubblicità televisiva

Bayer si difende incolpando l’aggressiva pubblicità televisiva degli avvocati per l’ondata di cause legali, che denunciano l’insorgere del cancro legato all’uso del glifosato. La valanga di azioni legali ha aumentato la pressione su Bayer per raggiungere un accordo extragiudiziale. I colloqui si svolgono da mesi e saranno moderati dall’avvocato statunitense Ken Feinberg.
Tutte le nuove cause legali che avrebbero dovuto iniziare quest’anno sono state rinviate al prossimo anno a causa di potenziali negoziati. Baumann ha anche detto che probabilmente non ci sarà una prima sentenza d’appello fino al prossimo anno ma non ha voluto commentare il contenuto delle transazioni. Bayer intenderebbe accettare, comunque, solo un risultato di mediazione che “ha un senso economico ed è strutturato in modo tale da portare il procedimento a una conclusione ragionevole”, ha sottolineato l’ad. In altre parole, Baumann probabilmente vuole che tutti i casi siano risolti e garantire che tutti i reclami futuri lo saranno. Gli analisti prevedono una spesa per Bayer tra 5 e 20 miliardi di euro.
Negli Stati uniti, Bayer ha già perso i primi tre processi: le giurie hanno condannato il gruppo agrochimico a pagare enormi danni che i giudici hanno successivamente ridotto in modo significativo. Gli avvocati delle persone ricorrenti hanno fatto riferimento alla valutazione dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) secondo cui il glifosato è probabilmente cancerogeno. Bayer intende fare appello basandosi sulla valutazione scientifica delle autorità di regolamentazione che contraddicono l’Oms e affermano che il glifosato non provoca il cancro se usato come previsto.

Bayer, gli effetti della ristrutturazione

Anche i dipendenti dell’azienda avvertono gli effetti della ristrutturazione di Bayer. Il gruppo prevede di tagliare 12.000 posti di lavoro in tutto il mondo entro la fine del 2021, di cui 4.500 in Germania. Finora, 3.200 posti di lavoro sono già stati tagliati in tutto il mondo, 450 dei quali erano in Germania. Per il momento, 25.000 persone lavorano ancora per Bayer in Germania, 5.200 a Berlino.
Baumann continua a prevedere una crescita delle vendite di circa il 4% (arrivando a circa 43,5 miliardi di euro). Il gruppo, per ridurre il debito, ha venduto la sua filiale per la salute degli animali, Elanco Animal Health, per 7,6 miliardi di dollari. Ha inoltre ceduto il marchio Dr. Scholl a Yellow Wood Partners. Beiersdorf ha già acquisito la protezione solare del gruppo Copperstone. L’indebitamento finanziario netto ammonta attualmente a 37,8 miliardi di euro. Nel terzo trimestre, l’utile netto di Bayer è diminuito del 63,9%.

tratto da: https://www.cambialaterra.it/2019/11/travolta-dalle-cause-sul-glifosato-bayer-licenziera-12-mila-lavoratori/