Glifosato, l’anno si apre con una spiacevole novità. In Francia è appena stato da poco approvato il decreto che fissa le distanze minime da tenere tra i campi trattati col pesticida più discusso al mondo, e di proprietà della Bayer, e le case. Una distanza davvero minima: tra i cinque e i dieci metri. Il decreto, approvato il 29 dicembre, è entrato in vigore il 1° gennaio 2020. Nonostante associazioni e movimenti di consumatori chiedessero una zona off limits di almeno 150 metri. Nulla di fatto. Per le colture basse, tra cui rientrano i cereali e numerosi ortaggi, i pesticidi potranno essere usati anche a cinque metri di distanza dalle case, mentre la distanza da rispettare per le coltivazioni più alte è di soli dieci metri. I pesticidi inclusi tra quelli considerati più pericolosi dovranno invece rispettare una distanza di 20 metri dalle abitazioni. L’elenco dei fitofarmaci ritenuti pericolosi rappresenta però solo lo 0,3% dei pesticidi utilizzati e non include il glifosato, nonostante questo sia stato classificato dall’Organizzazione mondiale della sanità come probabilmente cancerogeno. E in barba alla volontà espressa in passato dal governo francese di voler mettere al bando il glifosato a partire dal 2021 per tutelare la salute e la sicurezza di cittadini e agricoltori.