Quei veleni nell'urina dei bambini

Ne avevamo scritto anche per l’Italia, in occasione di un test sulla presenza di glifosato nelle urine delle mamme incinte. Lo stesso gravissimo allarme arriva ora dalle ricerche effettuate dalle università messicane su 281 campioni prelevati da bambini e adolescenti delle comunità rurali dello Stato di Jalisco esposte ai veleni dell’agroindustria. La denuncia arriva ancora una volta dalla mobilitazione delle madri, mentre le autorità sono come sempre compiacenti con gli interessi e la narrazione tossica dei pochi colossi che controllano il mercato. Negli Stati Uniti sono in corso quasi 43 mila cause contro la Bayer-Monsanto per aver causato il cancro con il glifosato pur essendo al corrente della sua pericolositàbambini e gli adolescenti di diverse comunità rurali del Jalisco, [Stato del sud-est del Messico], presentano due o più tracce (fino a 12!) di prodotti agrochimici altamente pericolosi nell’urina. È quanto risulta da svariati studi dei ricercatori dell’Università di Guadalajara (UDG) e di Ciesas Occidente. Questo provoca vari problemi di salute, che vanno dal mal di testa, al vomito e alla nausea, fino a problemi gravi come l’insufficienza renale e, potenzialmente, il cancro.


Il governo del Jalisco presenta la regione come un gigante agroalimentare, ma non fa menzione di questo problema. Con quasi 12 milioni di ettari dedicati all’agricoltura, principalmente industriale, lo stato ospita alcune delle maggiori aziende agrochimiche e sementiere, che godono della protezione dei governi locali, statali e federali. Questo rapporto fra aziende e governi, che non ha nulla a che fare con l’alimentazione delle persone, quanto piuttosto con l’aumento dei profitti aziendali attraverso la vendita di veleni, cerca di nascondere una realtà terribile: la diffusa contaminazione del suolo, dell’acqua e dell’aria con i prodotti agrochimici che questo modello di produzione ha causato e che avvelena gli abitanti, soprattutto i più vulnerabili: i bambini e le bambine.
All’inizio del 2019, uno studio condotto da Erick Sierra-Díaz di UDG, Humberto González-Chávez di Ciesas Occidente insieme ad altri ricercatori, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Journal of Environmental Research and Public Health, ha mostrato che su 281 campioni di urina prelevati da bambini e adolescenti delle comunità di Agua Caliente, vicino al lago Chapala, e Ahuacán, vicino ad Autlán, tutti presentavano residui di due o più pesticidi.
Sei agrotossine erano ricorrenti nel 70% dei casi: malation, metoxuron, glifosato, dimetoato, uniconazolo e acetoclor. I ricercatori spiegano che in entrambe le comunità c’è esposizione alle colture industriali, ma in aggiunta, nel caso della comunità di Agua Caliente, l’irrigazione e il consumo di acqua contaminata da sostanze chimiche del lago Chapala ha aumentato il livello di alcune tossine. Gli erbicidi prevalgono, seguiti da fungicidi e insetticidi. Ad Ahuacán, tutti i campioni contenevano residui di glifosato.
Nel corso del 2019, il team di ricercatori di UDG e Ciesas Occidente ha continuato a prelevare campioni di urina da bambini in età scolare e prescolare in altre aree del Jalisco. Una delle aree selezionate, a causa dell’alta incidenza di malattie che vi si verificano, è stata El Mentidero, vicino ad Autlan, nel Jalisco.
Lì, le madri degli studenti delle scuole superiori hanno chiesto di fare l’esame delle urine ai loro figli, spiegando che dall’inizio dell’anno scolastico i giovani si sentono male e soffrono di costanti mal di testa, vomito e nausea. La scuola si trova accanto a un terreno coltivato, irrorato più volte alla settimana, anche quando gli studenti sono in classe o in cortile. Il team di ricerca ha prelevato 146 campioni da adolescenti, da alunni delle elementari e da bambini in età prescolare. Nel cento per cento dei campioni c’erano residui da due a sei sostanze agrochimiche tossiche. I principali erano il glifosato e il 2-4 D, entrambi brevettati dalla Monsanto e dichiarati cancerogeni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
A causa della ricerca e della mobilitazione delle madri per fermare l’uso di agrotossici, o per chiedere che almeno non vengano irrorate nei pressi di scuole elementari e superiori, le aziende che questi veleni li vendono stanno promuovendo una campagna per screditare lo studio e continuare a inquinare. L’associazione civile Proccyt, in realtà una copertura per l’industria transnazionale degli agrotossici (i suoi membri sono Syngenta, Bayer-Monsanto, Corteva, FMC, Basf e altri), ha offerto al governo di Jalisco e alle autorità di Autlan di tenere corsi di formazione, soprattutto nelle aree in cui sono stati effettuati gli studi che dimostrano la presenza di agrotossici nelle urine dei bambini. Le autorità hanno accettato e persino sponsorizzato il loro soggiorno.
La reporter Mayra Vargas ha scritto che in quei corsi un istruttore della Proccyt assicurava che solo se avessero dato da bere il Faena (il nome commerciale del glifosato) ai bambini prima di prelevare i campioni, avrebbero potuto comparire residui nelle urine (si veda l’articolo pubblicato l’11/11/19, Letra FríaGli studi dimostrano che la Proccyt mente, ma in più ci sono quasi 43 mila cause contro la Bayer-Monsanto negli Stati Uniti per aver causato il cancro con il glifosato pur essendo al corrente della sua pericolosità. Tre cause legali hanno dato ragione e indennizzi milionari ai querelanti. Eppure in Messico, i ministeri statali e federali dell’agricoltura hanno aperto le porte e pagato le spese a questa grossolana portavoce delle aziende, per demolire a suon di bugie gli studi scientifici dei ricercatori delle università pubbliche messicane e con ciò ingannare gli agricoltori e i residenti sull’innocuità di quei prodotti.
Non abbiamo bisogno di aggiungere veleno al nostro cibo. Ci sono molte alternative buone e sane nella produzione locale, contadina e agro-ecologica. Humberto González racconta che sono le madri quelle che insistono con le denunce e stanno premendo per un cambiamento di paradigma, quelle che non hanno paura e che non si danno per vinte, come già hanno fatto in altre occasioni. Difendono i figli e le figlie e il diritto alla salute di tutti. Dobbiamo sostenerle.