Cresce il Biologico in Italia

da Bernardo Pasquali. 02/07/2014  http://www.acinoparlante.it
Continua ad aumentare il valore del biologico in Italia ed avanza con grande forza a livello europeo ed internazionale. Se gli USA hanno fatto la storia di questo forte consolidamento sul loro mercato con declinazioni forti anche verso l’estremo vegan, sta arrivando anche in Italia la necessità sempre più fondata di alimentazione sana e controllata. Sta cambiando la cultura alimentare nel senso che sta aumentando la conoscenza umana rispetto a quelle che sono le materie prime e i sistemi di lavorazione. La scuola in questo si sta attivando con le sessioni di educazione alimentare già dall’infanzia. Inoltre i media stanno sviluppando sempre più un sistema concettuale di approccio al cibo diverso rispetto al boom degli anni ‘80 e alla “incoscienza” degli anni ‘90 – 2000. Basta considerare l’evoluzione dei claims pubblicitari per capire quanto sia cambiato il mondo in questo senso. Perfino catene alimentari fast per eccellenza stanno puntando a piatti alternativi healthy. 
 Se il comparto agroalimentare segna un calo del convenzionale di circa il 3,7% è il comparto bio a offrire grandi speranze per il futuro segnando un +8,8%. I consumi Bio, secondo dati Nomisma, hanno superato gli 1,7 miliardi di euro. La presenza di negozio bio sta aumentando sensibilmente di conseguenza dal 2010 allo scorso anno si è passato da 1163 a 1270. Sono numeri che fanno riflettere la produzione agroalimentare italiana. Ricordo lo scetticismo di molti imprenditori agricoli nei confronti dei “pazzi” agricoltori bio e, in alcuni casi, anche le campagne non proprio di sostegno, anche di alcune categorie sindacali. Insomma il bio era visto più come uno sfizio per pochi luxury clients più che una necessità per vivere meglio. Oggi, grazie anche al fatto che i costi si sono praticamente avvicinati a quelli del convenzionale, bio è diventato un must riconosciuto ed apprezzato. E non crediate che sia la siura milanese la più sensibile a questa tendenza. Il numero maggiore di aperture di negozi bio è avvenuto nel sud Italia con un incremento del 14%...dobbiamo ammettere però che qui l’accesso al bio è molto più recente. Da un punto di vista produttivo le regioni  che si stanno trasformando maggiormente in biologico sono la Sicilia, la Puglia e la Calabria. Su tutte la Puglia che ha visto un incremento del 20%,  Le crescite più marcate si hanno nella produzione di ortofrutta fresca e trasformata (+8%), nella produzione lattiero casearia (+4,5%), nella produzione di dolci e snakcs (+23%). 
 In Europa la presenza del bio è invece un dato di fatto e ci sono paesi come la Germania che stanno veleggiando verso questo tipo di produzione. L’Unione Europea assorbe il 41% del mercato bio e il mercato più verde è decisamente la Germania con 6,59 miliardi di vendite. Anche la Francia sta diventando un mercato molto interessante per la produzione bio. Avanza a doppia cifra con un valore di mercato di circa 3,75 miliardi di euro. 
I mercati internazionali stanno diventando anche per i nostri produttori italiani una manna perché la richiesta di made in Italy bio è una certezza. Ai nostri produttori e al nostro paese, ancora una volta, si riconosce il grande pregio della biodiversità, della qualità delle materie prime, la capacità produttiva dei nostri agricoltori e la normativa interna particolarmente severa con organi di controllo sempre attivi anche e soprattutto sul fronte antifrode.

Vi segnalo che alcuni ottimi prodotti biologici li potete trovare sul sito Spaghettimandolino.