
Secondo il ricercatore, tuttavia, il settore crescerà ancora e in maniera esponenziale fino ad arrivare - affermazione questa un po’ coraggiosa - ‘al 30% entro pochi anni’. Questo, soprattutto, per la convinta polita della GDO a favore dei prodotti biologici. Interessante l’osservazione fatta dal prof. Frascarelli in merito a ricerca e innovazione: sono la chiave di volta per l’ulteriore sviluppo del settore in prospettiva futura, ma nelle università italiane non si fa abbastanza in proposito: ‘I Dipartimenti di Agraria sono molto indietro sul fronte del bio’.
Nello stesso convegno, Eugenio Tassinari, presidente del Convase, ha presentato un nuovo progetto per la qualificazione delle sementi certificate bio. Un percorso che il Consorzio è deciso a intraprendere, attraverso la costituzione di una sezione specifica, per garantire una elevata qualità del seme, con un nuovo disciplinare e una certificazione ad hoc.
Nello stesso convegno, Eugenio Tassinari, presidente del Convase, ha presentato un nuovo progetto per la qualificazione delle sementi certificate bio. Un percorso che il Consorzio è deciso a intraprendere, attraverso la costituzione di una sezione specifica, per garantire una elevata qualità del seme, con un nuovo disciplinare e una certificazione ad hoc.
tratto da:
http://www.greenplanet.net/critica-alle-università-non-fanno-ricerca-sul-bio