Vladimir Putin si è permesso di invadere l’Ucraina, uno stato sovrano indipendente e democratico, sapendo di disporre di una potentissima arma di ricatto nei confronti dei Paesi europei: la possibilità di interrompere la fornitura di gas naturale e bloccare così l’intera economia continentale. Il 41,1% del consumo annuo europeo di metano viene infatti importato dalla Russia, al secondo posto troviamo la Norvegia con il 16,2%. Il metanodotto che collega, attraversando l’Ucraina, i giacimenti russi al Sud Europa e l’Italia a Tarvisio rifornisce più del 40% del fabbisogno italiano di metano.